Statuto

S T A T U T O (scarica lo Statuto ANPCP vidimato )

Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti

Art. 1) Denominazione, Sede, Durata, Costituzione

E’ costituita in Roma il giorno 26 febbraio 2018 una associazione senza fini di lucro, ai sensi della Legge 14 Gennaio 2013 n. 4, denominata Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti .
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti ha sede legale in 00196 – Roma, al Piazzale delle Belle Arti, n°2. L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti è un’associazione professionale non organizzata in ordini o collegi, è senza scopo di lucro, avente struttura e contenuti democratici.
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti è un’associazione professionale strutturata a livello nazionale, di natura privatistica, apartitica, apolitica ed aconfessionale, fondata su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva.

L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti nasce con l’obiettivo di valorizzare le competenze, la preparazione e la formazione permanente degli Associati garantendo il rispetto delle regole deontologiche nel campo del Coaching, agevolando una scelta consapevole e la tutela degli utenti. L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti definisce, promuove e sviluppa il Coaching, nasce per diffondere e tutelare la qualità del servizio di coaching finalizzato al potenziamento delle competenze utili a migliorare i risultati che una persona intende perseguire nella vita professionale, personale e sportiva.
Il Coach esercita l’attività professionale sia in forma di attività libero professionale, sia di attività interna alle organizzazioni in diversi ambiti (sociale, scolastico, sportivo, istituzionale, aziendale, enti, agenzie formative, ecc.) grazie ad un insieme di tecniche e strumenti per una comunicazione efficace ed efficiente.

L’azione di Coaching consiste in un processo di partenership finalizzato al raggiungimento di obiettivi definiti con il cliente (o un eventuale committente). L’agire professionale del Coach migliora e facilita le competenze del cliente (di singole persone o di un gruppo) mediante la valorizzazione delle risorse inespresse. La suddetta attività professionale non rientra tra quelle relative alla professione di psicologo ai sensi dell’art. 1 della legge 18 febbraio 1989, n° 56 ed i professionisti iscritti all’Associazione si impegnano a non svolgere tale attività, salvo che siano dotati del relativo titolo professionale ed iscritti all’Ordine degli Psicologi.

L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti opera nel rispetto della legge e delle norme UNI che definiscono il coaching un programma di potenziamento e sviluppo delle risorse e delle competenze, attraverso la guida del professionista in collaborazione con la persona, avvalendosi di modelli, metodi e tecniche di coaching attraverso un processo strutturato in fasi, tempi e piano azioni. L’Associazione ha durata sino al 31/12/2060 e potrà essere prorogata con deliberazione dell’Assemblea Generale degli Associati.
Il numero degli iscritti all’Associazione è illimitato.

Art. 2) Attività, Scopi e Ambiti di Applicazione

L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti ha per scopo:
– La divulgazione, il consolidamento e la valorizzazione del Coaching inteso come un metodo di sviluppo delle performance dei singoli, dei gruppi e dei sistemi ai quali si rivolge, che agisce attraverso una maggiore chiarezza nella definizione degli obiettivi, nello sviluppo di piani di azione per il raggiungimento dei risultati, in una maggiore consapevolezza e accesso alle potenzialità del singolo o del team, nell’assistenza da parte del Coach durante l’esecuzione del piano di azioni organizzando periodici incontri di monitoraggio per verificare insieme i risultati raggiunti e decidere quali eventuali modifiche apportare;
– Promuovere l’affermazione ed il riconoscimento della figura e del ruolo professionale del Coach in ogni suo ambito di applicazione, rivolto sia ai contesti sociali, culturali, familiari che alle imprese pubbliche e private, nonché la disciplina della relativa attività; secondo i principi del presente Statuto, Regolamento e Codice di Condotta Professionale dell’Associazione e delle normative vigenti in materia sia nazionali che della Unione Europea;
In particolare:
– Promuovere il Life Coaching nello sviluppo e nel supporto della persona, dove il Coaching è utilizzato per favorire un maggiore equilibrio nella vita sia professionale che personale;
– Promuovere il Business Coaching nelle aziende e nelle organizzazioni, rivolto ed applicato sia verso il singolo individuo sia verso il gruppo di risorse umane che ne fa parte, sviluppando un lavoro di team coaching basato sull’allineamento di questi ultimi agli scopi ed alle finalità dell’organizzazione; supportare il professionista nell’implementazione delle sue capacità al fine di innalzare il livello di performance nell’area del lavoro;
– Promuovere lo sviluppo della figura del Coach interno alle organizzazioni ovvero di quel soggetto che all’interno dell’organizzazione si occupa di operare come coach nei confronti dei colleghi;
– Promuovere la diffusione del metodo del coaching a manager e dirigenti per dotarli delle conoscenze di base del metodo da utilizzare direttamente con i propri collaboratori (coaching skills for managers);
– Promuovere lo School Coaching all’interno della formazione scolastica, concretizzata nel supporto a insegnanti ed educatori tramite pubblicazioni, lezioni e corsi, al fine di diffondere il metodo del coaching per aumentare la capacità di motivazione dello studente verso il raggiungimento degli obiettivi scolastici, con particolare attenzione agli studenti in situazioni di difficoltà; supportare gli studenti verso il processo di crescita e nel rafforzamento della loro identità ed individualità, all’interno di un sistema più complesso ed interconnesso alle figure educative quali insegnanti e genitori;
– Promuovere il Family Coaching attraverso il Coaching applicato in particolar modo ai contesti familiari ed alle figure genitoriali in genere al fme di migliorare la comunicazione tra genitori e figli, dove il Coaching aiuta il genitore nel supportare il figlio nella quotidianità per il raggiungimento di obiettivi tra genitori e figli ed all’interno della coppia;
– Promuovere il Children Coaching nei contesti nei quali bambini e ragazzi appartengono al fine di supportarli nella loro crescita, nella definizione del loro futuro e dei loro personali obiettivi, dando loro strumenti di Coaching al fine di aiutarli nelle principali aree della loro vita quali famiglia, scuola, sport e amicizie, con particolare attenzione alla delicata fase di crescita e di emulazione costruttiva;
– Promuovere il Coaching nel sociale, nelle istituzioni, nella comunicazione e mediazione interculturale e multietnica dove il metodo del coaching può aumentare il senso di responsabilità personale di individui e gruppi, valorizzando le competenze di ognuno e promuovendo l’applicazione delle singole abilità e talenti a obiettivi di ogni natura;
– Promuovere lo Sport Coaching rivolto all’ambito sportivo in genere, dove il Coach collabora e affianca la società, lo staff tecnico e gli atleti, individualmente o in gruppo, fornendo i giusti strumenti per il raggiungimento di obiettivi, rafforzando lo spirito di squadra, valorizzando i singoli talenti e aumentando la motivazione;
– Promuovere il Life Style Coaching con applicazione specifica nell’ambito del benessere psicofisico, dove gli strumenti del Coaching hanno manifestato utilità al fine di supportare sia il medico che gli operatori sanitari nell’aiutare il paziente a definire obiettivi precisi e a trovare la motivazione per compiere le azioni necessarie a raggiungerli;
– Promuovere il Coaching a favore delle disabilità e di qualunque altro contesto definito di disagio e di diversità dove gli strumenti di coaching, concorrono al rafforzamento dell’identità individuale, all’autostima, all’accettazione della normalità nelle varie diversità e nello sviluppo delle capacità individuali e residue ed ad un miglior inseriment nel contesto familiare e sociale;
– Promuovere il Relationship Coaching con applicazione specifica nell’ambito delle mediazioni, delle negoziazioni personali e sistemiche, sia tra individui, sia tra sistemi ed organizzazioni, sia con applicazione in ambito politico ed istituzionale, sia in quello business, dove gli strumenti del Coaching creano utilità e velocizzano i risultati attraverso l’utilizzo di strumenti e comunicazione efficace, al fine di supportare sia i singoli sia i gruppi nella definizione di obiettivi precisi e a trovare la motivazione per compiere le azioni necessarie a raggiungerli; la comunicazione volta alla mediazione istituzionale facilita l’approccio quotidiano del rapporto tra cittadino e le Amministrazioni sia nazionali che internazionali.
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti svolge inoltre:
– Attività di formazione permanente dei propri iscritti, adottando un Codice di Condotta, ai sensi dell’ art. 27 bis del Codice del Consumo, di cui al D. Lgs. 6 Settembre 2005 n. 206, vigilando sulla condotta professionale degli Associati e stabilendo, sia nello Statuto che nel Regolamento dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti, le sanzioni disciplinari da irrogare agli Associati per le violazioni del medesimo Codice;
– Attività di promozione di forme di garanzia a tutela dell’utente, tra cui:
a) La vigilanza sull’obbligo da parte del professionista di contraddistinguere la propria attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento, quanto alla disciplina applicabile, agli estremi della L. 14 Gennaio 2013 n. 4; rientrando tale inadempimento tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori previste e sanzionate dal Codice del Consumo (Titolo III, Parte II del Codice del Consumo, di cui al D. Lgs. 6 Settembre 2005 n. 206);
b) L’attivazione di uno Sportello per il Cittadino Consumatore, presso cui i Committenti possono rivolgersi nel caso di contenzioso con i singoli professionisti, nonché ottenere informazioni relative all’attività professionale in generale, agli standard qualitativi richiesti ai propri iscritti;
c) Attività di Pubblicazione ed aggiornamento degli elementi informativi utili per il consumatore, ai sensi dell’art. 4, c. 1, L. 14 Gennaio 2013 n. 4, sul sito web di riferimento, secondo principri di correttezza, trasparenza, veridicità;
d) Attività di Vigilanza sulla qualificazione della prestazione professionale che dovrà essere conforme alle norme tecniche UN ISO, UNI EN ISO, UNI EN E UNI, denommate “normativa tecnica UNI”, art. 6, c. 2 L. 14 Gennaio 2013 n.4, di cui alla Direttiva 98/34/CE Parlamento Europeo e del Consiglio, del 22 Giugno 1998, sulla base delle linee guida CEN 14 del 2010;
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti intende collaborare all’elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attività professionali di propria competenza, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o inviando all’Ente di formazione i propri contributi nella fase dell’inchiesta pubblica, al fine di garantire la massima consensualità, democraticità e trasparenza.
L’Associazione Nazionale Professionale Nazionale di Coach Professionisti potrà:
– Promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità per i propri settori di competenza professionale, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialità e professionalità previsti per tali organismi dalla normativa vigente e dall’accreditamento di cui all’art. 9, c. 2, L. 14 Gennaio 2013 n. 4;
– Formulare e coordinare gli interventi generali della politica di rappresentanza professionale e contrattuale della categoria del Coaching;
– Realizzare attività teoriche e pratiche di: studio, ricerca, corsi di formazione, conferenze e dibattiti aperti al pubblico; pubblicazioni editoriali; collaborazioni con Associazioni, Organizzazioni ed Enti nazionali ed esteri analoghi; stipulare convenzioni con Enti pubblici e privati, fmalizzate anche all’erogazione dei servizi agli Associati; organizzare servizi per Università e Scuole di ogni livello d’istruzione e corsi scolastici e prescolastici per docenti, studenti, lavoratori, ecc.; istituire centri di documentazione sia per gli associati che per i cittadini interessati allo studio e alla pratica delle attività dell’Associazione; svolgere qualsiasi altra attività, connessa agli scopi istituzionali, ritenuta utile per il conseguimento delle finalità associative.
– L’Associazione potrà effettuare operazioni mobiliari, immobiliari, finanziarie, correlate allo scopo sociale per il raggiungimento degli scopi dell’ Associazione. Non rientrano tassativamente nello scopo sociale dell’Associazione qualsiasi attività riservata, dalle normative vigenti, alle professioni organizzate e/o protette; tali attività possono essere esercitate esclusivamente a livello personale dai professionisti persone fisiche iscritti in appositi Albi, Ordini e Collegi professionali.
Per lo svolgimento dei propri compiti l’Associazione può ricorrere a prestazioni di lavoro autonomo o dipendente anche ricorrendo ai propri associati.

Art. 3) Associati e Aderenti

L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti associa coloro che esercitano, in forma individuale, l’ attività di Coaching, stabilendo le seguenti tipologie di adesione:
Associato – “Studente Allievo di Coaching”
Associato – “Coach di primo livello (con relativo indirizzo di specializzazione)”
Associato – “Coach di secondo livello (con relativo indirizzo di specializzazione)”
Associato -“Coach Professionista” (con relativo indirizzo di specializzazione)
Associato- “Docente di Coaching”
Associato- “Formatore in Coaching”.

Associato – “Studente Allievo di Coaching”
Persona che ha frequentato corsi, riconosciuti come da Regolamento, per la durata minima di complessiva di 25 ore e nello specifico di:
• Coaching della durata complessiva di almeno 25 ore.
Sono previsti corsi di aggiornamento professionale annuale, riconosciuti come da Regolamento, della durata complessiva di 10 ore.
Ha diritto di voto e partecipa a tutte le attività dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti.

Associato – “Coach di Primo Livello (con relativo indirizzo di specializzazione)”
Persona che ha frequentato corsi, riconosciuti come da Regolamento, per la durata complessiva di 80 ore e nello specifico di:
• Coaching della durata complessiva di almeno 80 ore.
Persona che, dopo la frequenza dei suddetti corsi, ha superato un esame scritto e orale, nelle modalità e forme previste dal Regolamento dell’Associazione. Per il mantenimento del titolo associativo occorre frequentare corsi di aggiornamento professionale annuale, riconosciuti come
da Regolamento, della durata complessiva di 20 ore. t
Ha diritto di voto e partecipa a tutte le attività dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti.

Associato- “Coach di Secondo Livello (con relativo indirizzo di specializzazione)”
Persona che ha frequentato corsi, riconosciuti come da Regolamento, per la durata complessiva
di 130 ore e nello specifico di:
• Coaching della durata complessiva di almeno 130 ore.
Persona che, dopo la frequenza dei suddetti corsi, ha superato un esame scritto e orale, nelle modalità e forme previste dal Regolamento dell’Associazione.
Per il mantenimento del titolo associativo occorre frequentare corsi di aggiornamento professionale annuale, riconosciuti come da Regolamento, della durata complessiva di 25 ore.
A questa tipologia di associato è consentita l’attività di Coaching individuale e di gruppo, secondo quanto previsto nel Regolamento.
Ha diritto di voto e partecipa a tutte le attività dell’Associazione Professionale Nazionale per i Coach Professionisti.

Associato – “Coach Professionista” (con relativo indirizzo di specializzazione)
Persona che ha frequentato corsi, riconosciuti come da Regolamento, per la durata complessiva di 220 ore e nello specifico di:
• Coaching della durata complessiva di almeno 180 ore.
• di indirizzo di specializzazione (Business Coach, Life Coach, Sport Coach ed altre specializzazioni di categoria) di almeno 40 ore.
• Persona che, dopo la frequenza dei suddetti corsi, ha superato un esame scritto e orale, nelle modalità e forme previste dal Regolamento dell’Associazione.
• Per il mantenimento del titolo associativo occorre frequentare corsi di aggiornamento professionale annuale, riconosciuti come da Regolamento, della durata complessiva di 30 ore.
A questa tipologia di associato è consentita l’attività di Coaching individuale e di gruppo, secondo quanto previsto nel Regolamento.
Ha diritto di voto e partecipa a tutte le attività dell’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti.

Associato – “Docente di Coaching”
Persona che ha svolto da almeno 2 anni attività professionale nel settore del Coaching come docente e che ha frequentato corsi, riconosciuti come da Regolamento, per la durata complessiva di 280 ore e nello specifico di:
• Coaching della durata complessiva di almeno 180 ore:
• di indirizzo di specializzazione (Life Coach, Business Coach, Sport Coach e ed altre specializzazioni di categoria) di almeno 40 ore;
• Comunicazione in pubblico (public speaking, formazione formatori) della durata complessiva minima di almeno 60 ore.
• persona che, dopo la frequenza dei suddetti corsi, ha superato un esame scritto e orale, nelle modalità e forme previste dal Regolamento dell’Associazione.
• Per il mantenimento dell’iscrizione all’Associazione occorre frequentare corsi di aggiornamento professionale annuale, riconosciuti come da Regolamento, della durata complessiva di 40 ore.
A questa tipologia di associato è consentita:
o la docenza di singoli corsi in Coaching, secondo quanto previsto nel Regolamento;
o l’attività di Coaching individuale e di gruppo, secondo quanto previsto nel Regolamento.
Ha diritto di voto e partecipa a tutte le attività dell’Associazione Professionale Nazionale per i Coach Professionisti.

Associato – “Formatore in Coaching”
Persona esperta, che ha svolto da almeno 5 anni attività professionale nel settore del Coaching e che ha frequentato corsi, riconosciuti come da Regolamento, per la durata complessiva di 280 ore, oltre ad una esperienza nella docenza di corsi di Coaching, nello specifico di:
• Coaching della durata complessiva di almeno 180 ore;
• di indirizzo di specializzazione (Business Coach, Life Coach, Sport Coach ed altre specializzazioni di categoria) di almeno 40 ore;
• Comunicazione in pubblico (public speaking, formazione formatori) della durata complessiva minima di almeno 60 ore.
• Oltre ad una esperienza maturata sul campo della docenza per un numero complessivo
minimo di almeno 50 ore.
Persona che, dopo la frequenza dei suddetti corsi, ha superato un esame scritto e orale, nelle modalità e forme previste dal Regolamento dell’Associazione.
•  Per il mantenimento dell’iscrizione all’Associazione occorre frequentare corsi di aggiornamento professionale annuale, riconosciuti come da Regolamento, della durata complessiva di 40 ore.
• A questa tipologia professionale di Associato è concesso lo svolgimento di tutte le attività, previste dello Statuto.
• È riservata all’Associato come Formatore in Coaching:
• la formazione professionale nel campo del Coaching come disciplinato dal Regolamento;
• la docenza dei corsi di aggiornamento professionale in Coaching come disciplinato dal Regolamento;
• la partecipazione alla Commissione d’esame per i titoli riconosciuti dall’Associazione, nelle
modalità previste dal Regolamento dell’ Associazione.
• Ha diritto di voto e partecipa a tutte le attività dell’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti.

La scadenza dell’attestazione è specificata nell’attestazione stessa.
Il soggetto iscritto all’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti che utilizza l’attestazione ha l’obbligo di informare l’utente del proprio numero di iscrizione all’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti.

Art. 4) Diritti e Doveri degli Associati

Iscrizione Individuale
L’iscrizione all’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti deve costituire espressione di una scelta libera ed individuale di ciascun iscritto che condivida principi e finalità dell’ Associazione.
La domanda di iscrizione all’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti deve essere indirizzata al Consiglio Direttivo Nazionale.
L’accettazione della domanda di iscrizione viene deliberata dal Consiglio Direttivo Nazionale. Gli iscritti all’Associazione Nazionale Professionale di Coach professionisti hanno diritto di:
• Partecipare all’elaborazione delle linee della politica di rappresentanza professionale e contrattuale della categoria;
• Eleggere i propri rappresentanti sia negli organismi interni all’Associazione che esterni;
• Partecipare alle decisioni su ogni altra attività svolta dall’Associazione a tutela dell’Associato;
• Valutare l’operato degli organismi di gestione e sostituirli in sede di rinnovo delle cariche sociali, secondo le modalità previste dallo Statuto e Regolamento dell’Associazione;
• Presentarsi alle elezioni associative proponendo linee alternative alle iniziative intraprese dagli organi in scadenza;
• Candidarsi liberamente a qualsiasi carica sociale, purché in possesso dei requisiti previsti
dallo Statuto e Regolamento dell’Associazione;
• Ricevere, previa accettazione della domanda di iscrizione da parte del Consiglio Direttivo Nazionale, la ricevuta di iscrizione ed il relativo numero di iscrizione all’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti.
Ogni iscritto ha il dovere di:
• Essere coerente con i valori richiamati nello Statuto e Regolamento dell’Associazione, sottoscrivendone l’e spressa accettazione di entrambi al momento dell’iscrizione;
• Operare nell’attività associativa in coerenza con le decisioni assunte dagli organismi statutari, rispettandone le deliberazioni adottate;
• Partecipare all’attività associativa;
• Pagare i contributi di iscrizione all’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti, previa accettazione dell’iscrizione da parte del Consiglio Direttivo Nazionale, con le modalità e nell’ammontare definiti dal Regolamento dell’ Associazione.

La qualifica di Associato si perde per:
• Dimissioni e in tal caso non si ha diritto ad alcun indennizzo e rimborso di qualsiasi tipo;
• Radiazione, che viene pronunciata dal Consiglio Direttivo Nazionale contro l’Associato che commetta azioni ritenute disonorevoli, contrarie al sodalizio associativo, lesive per l’ Associazione. Non si ha diritto ad alcun indennizzo o rimborso di qualsiasi tipo;
• Morosità del pagamento della quota di iscrizione o di altre obbligazioni contratte con l’Associazione.

L’adesione all’’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti avviene:
• Direttamente, con l’iscrizione da parte dei richiedenti, tale adesione può avvenire anche tramite convenzioni stipulate dall’Associazione;
L’accettazione o meno dell’adesione è deliberata dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti.
La dissafiliazione dall’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti può essere deliberata solo dall’Assemblea Generale degli iscritti.
Le somme versate all’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti dagli organi radiati, o sospesi, rimangono acquisite dall’Associazione. Lo stesso dicasi per ogni altro bene mobile o immobile.

Durata Iscrizione
L’iscrizione Individuale che Collettiva ha durata temporale decorrente dalla data di accettazione da parte del Consiglio Direttivo Nazionale Professionale per i Coach Professionisti con scadenza annua al 31 dicembre dell’anno di iscrizione.
L’iscrizione e relativi contributi d’iscrizione all’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti sono intrasmissibili.
L’iscrizione si rinnova tacitamente al suo scadere, tranne nel caso di comunicazione scritta del non rinnovo dell’iscrizione indirizzata al Consiglio Direttivo Nazionale nelle modalità previste dal Regolamento.

Art. 5) Organi Sociali

La struttura organizzativa dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti è composta dai seguenti organi sociali:
• L’Assemblea Generale degli Associati;
• Il Consiglio Direttivo Nazionale;
• Il Presidente Nazionale;
• Il Vice Presidente Nazionale;
• La Segreteria Nazionale;
• Il Tesoriere;
• La commissione Etico-Scientifica e Qualità
• Le Commissioni
• Il Revisore Unico o il Collegio dei Sindaci Revisori
• Il Collegio dei Probiviri

Art. 6) Disposizioni comuni sulle cariche associative

Tutte le cariche hanno una durata di quattro anni e sono ricoperte a titolo gratuito. Le cariche di Presidente, di Consiglieri di membro della Commissione dei Probiviri e di Revisore Legale sono incompatibili tra loro.
Alle cariche associative possono essere eletti tutti gli associati di età non inferiore ai 18 anni compiuti.
Il Revisore Unico o i membri del Collegio dei Sindaci Revisori non possono rivestire altra carica associativa.
Tutti gli incarichi possono essere riconfermati per non più di due volte.

Art. 7) Assemblea Generale degli Associati

Comma 1 Disposizioni Generali.
L’Assemblea Generale degli Associati è l’organo sociale sovrano dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti; essa è costituita da ogni associato la cui iscrizione è stata accettata e deliberata, dal Consiglio Direttivo Nazionale, la cui quota sociale annuale d’iscrizione è stata regolarmente versata.
L’Assemblea Generale degli Associati, convocata sia in via ordinaria che straordinaria, si svolge sulla base del Regolamento Assembleare approvato dal Consiglio Direttivo Nazionale; soltanto gli aventi diritto di voto partecipano alle votazioni richieste.
Ogni Associato votante, presente di persona all’Assemblea Generale degli Associati, sia ordinaria che straordinaria, può rappresentare, con delega scritta, soltanto un altro associato avente diritto di voto. E’ ammesso il voto informatico a distanza in videoconferenza; così anche per le riunioni degli altri organi sociali.
Le eventuali impugnazioni delle delibere approvate dall’Assemblea Generale degli Associati, convocata ordinariamente o straordinariamente, devono essere proposte per iscritto, entro trenta giorni dalla proclamazione dell’esito, indirizzate al Consiglio Direttivo Nazionale.
Qualsiasi tipologia di convocazione, dell’Assemblea Generale degli Associati, avviene almeno quindici giorni prima della data fissata. L’ avviso di convocazione deve contenere: giorno e ora, luogo esatto di svolgimento dell’Assembleae ordine del giorno.
La prima ed eventuale seconda convocazione, sia ordinaria che straordinaria, dell’Assemblea
Generale degli Associati, da parte del Consiglio Direttivo Nazionale, viene effettuata mediante una o più delle seguenti modalità: avviso esposto nella sede sociale o portale web dell’Associazione, avviso inviato agli Associati via posta raccomandata A/R, via e-mail, pec o altra modalità web.
La seconda convocazione di Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, può essere fissata anche nel relativo avviso di prima convocazione; inoltre, la seconda convocazione, sia ordinaria che straordinaria, può tenersi nello stesso giorno fissato per la prima convocazione, rispettando un intervallo di almeno tre ore. Le delibere dell’Assemblea Generale degli Associati, ordinaria o straordinaria, in prima ed eventuale seconda convocazione, sono adottate a maggioranza relativa dei voti degli Associati presenti, rappresentati ed aventi diritto di voto.
Comma 2 Convocazione Ordinaria e compiti.
L’Assemblea Generale degli Associati è convocata ordinariamente:
almeno una volta all’anno, per l’approvazione del Bilancio Preventivo, Consuntivo e della Relazione di Gestione dell’Associazione. La convocazione viene deliberata da almeno i 2/3 dei componenti il Consiglio Direttivo Nazionale;
ogni quattro anni dalla data di costituzione dell’Associazione, per eleggere la componente elettiva degli Organi Sociali dell’Associazione. La convocazione viene deliberata dal Consiglio Direttivo Nazionale.
In prima convocazione ordinaria l’ Assemblea Generale degli Associati è valida quando sono presenti e rappresentati i 2/3 degli Associati aventi diritto di voto.
In seconda convocazione ordinaria l’Assemblea Generale degli Associati è valida qualunque sia il numero degli Associati partecipanti e aventi diritto di voto.
L’Assemblea Generale degli Associati, convocata in via ordinaria, in prima ed eventuale seconda convocazione:
– nomina il Consiglio Direttivo Nazionale, composto da tre Membri;
– nomina, facoltativamente se ritenuto necessario o per obbligo di legge, il Revisore Unico o i componenti del Collegio dei Sindaci Revisori; elegge, inoltre, uno dei tre componenti del Collegio a Presidente del Collegio dei Sindaci Revisori;
– nomina, il Collegio dei Probiviri quale organo di garanzia statutaria e di giurisdizione interna; esso è composto da tre membri eletti dall’Assemblea Generale degli Associati, il cui voto è intrasmissibile e la cui carica dura per quattro anni;
– approva annualmente il Bilancio Preventivo, Consuntivo e la Relazione di Gestione dell’Associazione;
– approva il Codice di Condotta Professionale e relative sanzioni;
– delibera su ogni altro argomento che non sia espressamente attribuito alla competenza dell’Assemblea Generale degli Associati, convocata in via straordinaria, o di altri organi sociali.
L’Assemblea Generale degli Associati, in via ordinaria, può essere convocata d’urgenza dal Presidente Nazionale, nel caso di decadenza per qualsiasi causa della maggioranza dei componenti
del Consiglio Direttivo Nazionale. In tale ipotesi, la nomma del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale avviene secondo le modalità del Regolamento; l’emanazione del Regolamento avviene contestualmente alla convocazione dell’Assemblea degli Associati.
Comma 3 Convocazione Straordinaria e compiti.
L’Assemblea Generale degli iscritti è convocata straordinariamente:
• quando ne facciano motivata richiesta i 2/3 dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale;
• quando ne facciano motivata richiesta i 2/3 degli iscritti. In questo caso il Consiglio Direttivo Nazionale, previo riscontro dell’autenticità delle firme, provvede alla convocazione straordinaria dell’Assemblea Generale degli Associati, entro sessanta giorni dalla data della formalizzazione della richiesta.
• L’ Assemblea Generale degli Associati convocata straordinariamente è valida:
in prima convocazione, quando sono presenti o rappresentati almeno due terzi degli Associati aventi diritto di voto;
in seconda convocazione, quando sono presenti o rappresentati almeno la metà più uno degli Associati aventi diritto di voto.
L’Assemblea degli Associati, in via straordinaria, può essere convocata d’urgenza dal Presidente
Nazionale, per ratificare le eventuali modifiche statutarie deliberate dal Consiglio Direttivo Nazionale per adeguamento a impellenti disposizioni normative. Ciò avviene quando l’ importanza delle modifiche statutarie e l’urgenza temporale, per il rispetto dell’obbligo normativo, non permettono il ricorso ad alcuna altra procedura prevista dallo Statuto e Regolamento.
L’ Assembleasi svolge secondo il Regolamento emanato dal Consiglio Direttivo Nazionale.
L’Assemblea Generale degli Associati, convocata in via straordinaria, delibera:
• sulle proposte di modifica dello Statuto;
• sulle proposte di modifica del Codice di Condotta Professionale;
• sullo scioglimento dell’Associazione.

Art. 8) Consiglio Direttivo Nazionale.

Il Consiglio Direttivo Nazionale è costituito da tre Consiglieri Nazionali, eletti dall’Assemblea Generale degli Associati ed il cui voto non è delegabile ad alcuno.
Il Consiglio Direttivo Nazionale dura in carica quattro anni ed i suoi membri possono essere rieletti.
Esso si riunisce su convocazione del Presidente oppure quando ne faccia richiesta il Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo Nazionale è validamente convocato quando sono presenti i 2/3 dei componenti le deliberazioni vengono adottate a maggioranza semplice dei voti dei presenti.
L’avviso della convocazione deve indicare: data, ora e luogo in cui si tiene il Consiglio Direttivo e gli argomenti all’ordine del giorno. L’ avviso della convocazione viene effettuato mediante una o più delle seguenti modalità: avviso esposto nella sede sociale o portale web dell’Associazione, avviso inviato ai Consiglieri Nazionali via posta raccomandata A/R, via e-mail, pec o altra via web. La convocazione del Consiglio Direttivo deve essere effettuata almeno 15 giorni prima della data fissata, salvo casi di urgenza. Almeno otto giorni prima della data fissata è inviata l’eventuale documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno. I compiti del Consiglio Direttivo Nazionale sono:
• eleggere il Presidente Nazionale dell’Associazione;
• eleggere numero tre componenti della Commissione Etico-Scientifica e Qualità dell’Associazione;
• dettare le norme per il funzionamento e l’organizzazione dell’Associazione, emanando il Regolamento di attuazione dello Statuto ed approvandone le successive modifiche, nel rispetto di quanto stabilito dallo Statuto dell’Associazione;
• redigere annualmente il Bilancio preventivo, consuntivo e la Relazione di Gestione dell’Associazione;
• deliberare sulle proposte di modifica allo Statuto da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Generale degli Associati. Apportare con delibere a maggioranza dei 2/3 dei componenti le modifiche statutarie che dovessero rendersi necessarie ai fini dell’adeguamento a disposizioni normative impellenti. In tal caso le modifiche statutarie dovranno essere sottoposte, senza indugio, alla ratifica dell’Assemblea Generale degli Associati. La convocazione d’urgenza èd effettuata dal Presidente Nazionale;
• convocare annualmente l’Assemblea Generale degli Associati, in via ordinaria, per l’approvazione del Bilancio preventivo, consuntivo, della Relazione di Gestione dell’Associazione ed eventuale altro oggetto all’ordine del giorno;
• convocare ogni quattro anni l’Assemblea Generale degli Associati, in sessione ordinaria, per i rinnovo elettivo degli organi sociali. Contestualmente alla convocazione dell’Assemble Generale degli Associati il Consiglio Direttivo approva il Regolamento per l’elezione dei delegati e lo schema di Regolamento per lo svolgimento dell’Assemblea.
• convocare l’Assemblea Generale degli Associati in via straordinaria, approvando il Regolamento dell’Assemblea;
• provvedere all’esecuzione delle deliberazioni adottate dall’Assemblea Generale degli Associati e/o dal Collegio dei Sindaci Revisori;
• definire gli indirizzi di massima dell’attività associativa e organizzativa sulla base delle deliberazioni dell’Assemblea Generale degli Associati;
• designare i rappresentanti dell’Associazione in Enti e organismi esterni ove è previsto per legge o regolamento;
• accogliere o respingere, le domande di iscrizione all’Associazione;
• adottare provvedimenti disciplinari
• disciplinare nel regolamento la tipologia e l’ammontare dei contributi associativi, rimborsi ed eventuali trattamenti economici;
• stabilire l’ubicazione della sede sociale ed eventuali altre sedi e/o strutture territoriali dell’ Associazione;
• istituire Sezioni Territoriali dell’ Associazionesu tutto il territorio nazionale; deliberare sulle gestioni straordinarie delle eventuali strutture territoriali;
• l’ammontare dei contributi associativi;
Il Consiglio Direttivo Nazionale è convocato, in prima sessione, per l’elezione degli organi sociali, dopo la chiusura dell’Assemblea Generale degli Associati e comunque entro 15 giorni da tale chiusura, a cura dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Generale degli Associati. In caso di decadenza, per qualsiasi causa, della maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale, l’intero Consiglio si considera decaduto. In tale ipotesi, il Presidente Nazionale, convoca
senza indugio e d’urgenza l’Assemblea Generale degli Associati in via ordinaria e, contestualmente,
emana il Regolamento Congressuale con cui viene nominato il nuovo Consiglio.

Art. 9) Presidente Nazionale

Il Consiglio Direttivo Nazionale elegge tra i suoi componenti il Presidente Nazionale dell’Associazione al quale spetta la rappresentanza ufficiale e legale dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti. Il Presidente dell’Associazione in piena autonomia, propone al Consiglio Direttivo Nazionale la nomina di un Vicepresidente che lavora in coordinamento con il Presidente e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento. Il Presidente Nazionale, di concerto con il Consiglio Direttivo Nazionale:
redige annualmente il Bilancio preventivo, consuntivo e la Relazione di Gestione della Associazione;
designa la nomina dei rappresentanti dell’Associazione in enti e organismi esterni;
accoglie o respinge le domande di iscrizione all’associazione;
adotta provvedimenti disciplinari.
Il Presidente Nazionale in piena autonomia:
convoca il Consiglio Direttivo Nazionale nelle modalità previste dallo Statuto e Regolamento; convoca d’urgenza l’Assemblea Generale degli Associati, in via ordinaria, nel caso di decadenza per qualsiasi causa della maggior parte dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale; considerandosi decaduto l’intero Consiglio. Contestualmente alla convocazione essa emana d’urgenza l’Assemblea degli Associati, in via straordinaria, nel caso di ratifica, urgente e necessaria, delle modifiche statutarie approvate dal Consiglio Direttivo Nazionale, per adeguamento provvedimenti normativi impellenti e secondo quanto previsto dallo Statuto e Regolamento.
Ciò avviene soltanto quando il ricorso alle normali procedure di convocazione dell’Assemblea non permette, a causa della ristrettezza temporale e urgenza, di poter effettuare le modifiche statutarie previste normativvamente.

Art.10) Il VicePresidente

Il Vicepresidente viene nominato nella riunione di insediamento del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale e fa le veci del Presidente Nazionale in caso di assenza o impedimento di forza maggiore.

Art. 11) La Segreteria Nazionale

Il Segretario Nazionale può venire nominato nella riunione d’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale all’interno del Consiglio stesso, con il compito di redigere i verbali di tutte le riunioni ed eseguire i compiti di segreteria direzionale dell’Associazione, in conformità alle deliberazioni dell’Assemblea Generale degli Associati e del Consiglio Direttivo Nazionale.

Art.12) Il Tesoriere

Il Tesoriere può venire nominato nella riunione d’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale all’interno del Consiglio stesso, con il compito di sovrintendere alla gestione economica e finanziaria dell’Associazione, in conformità alle deliberazioni dell’Assemblea Generale degli Associati e del Consiglio Direttivo Nazionale.

Art. 13) Commissione Etico – Scientifica e Qualità

La Commissione Etico – Scientifica e Qualità, è costituita da un numero variabile da 3 (tre) a 9 (nove) componenti eletti dal Consiglio Direttivo Nazionale tra persone di riconosciuta competenza nelle discipline costituenti, o comunque connesse, con gli scopi dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti. La Commissione Etico – Scientifica e Qualità dura in carica 4 anni e i suoi membri possono essere rieletti.
Essa nasce con l’incarico di vigilare sulla qualità della formazione sia degli associati sia sui programmi formativi svolti.
Ad essa spetta la predisposizione dei programmi formativi annuali dell’Associazione Nazionale Professionale per i Coach Professionisti. Essa deve altresì occuparsi di valutare i titoli per l’ammissione alle relative tipologie di Associati. Per queste attività la commissione etico – scientifica decide con il voto favorevole della maggioranza semplice dei presenti. Per la validità delle sedute deve essere presente almeno metà più uno dei componenti della commissione.

Art.14) Le Commissioni

Art. 15) Revisore Unico o Collegio dei Sindaci Revisori

L’ associazione può nominare un Revisore Unico o un Collegio dei Sindaci Revisori composto da tre componenti nominati dall’Assemblea Generale degli Associati, tenendo conto dei titoli e/o requisiti di specifica competenza professionale; la validità della carica è di quattro anni.
Nel caso in cui si adotti la nomina di una Collegio, il Presidente del Collegio è nominato dall’Assemblea Generale degli Associati.
Il Revisore Unico o il Collegio dei Sindaci Revisori provvede al controllo amministrativo e adempie alle proprie funzioni secondo quanto previsto dallo Statuto e Regolamento di attuazione dello Statuto dell’Associazione. I Sindaci Revisori partecipano, quando richiesto, alle sedute del Consiglio Direttivo Nazionale a mezzo del loro Presidente, riferendo periodicamente sull’ andamento amministrativo.
I Sindaci non possono far parte di altro organismo sociale dell’ Associazione.
In caso di vacanza del Revisore Unico o di uno o più Revisori del Collegio, per dimissioni o altra causa, subentrano fino a concorrenza i candidati non eletti dall’Assemblea Generale degli Associati, che hanno riportato più voti. In caso di non esistenza di candidati non eletti dall’ Assemblea Generale degli Associati, il Consiglio Direttivo Nazionale provvede all’integrazione del Collego dei Revisori. Nel caso di più candidature risultano eletti coloro che hanno riportato più voti.
Il Presidente dell’Associazione, in piena autonomia, propone al Consiglio Direttivo Nazionale la nomina di un vicepresidente che lavora in coordinamento con il Presidente e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento.
Il Presidente Nazionale, di concerto con il Consiglio Direttivo Nazionale:
– redige annualmente il Bilancio preventivo, consuntivo e la Relazione di Gestione dell’Associazione;
– designa la nomina dei rappresentanti dell’Associazione in Enti e organismi esterni;
– accoglie o respinge le domande di iscrizione all’Associazione;
– adotta provvedimenti disciplinari.

Il Presidente Nazionale, in piena autonomia:
convoca il Consiglio Direttivo Nazionale nelle modalità previste dallo Statuto e Regolamento;
convoca d’urgenza l’Assemblea Generale degli Associati, in via ordinaria, nel caso di decadenza per qualsiasi causa della maggior parte dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale; considerandosi decaduto l’intero Consiglio. Contestualmente alla convocazione essa emana il Regolamento Congressuale di svolgimento dell’Assemblea;
convoca d’urgenza l’Assemblea degli Associati, in via straordinaria, nel caso di ratifica, urgente e necessaria, delle modifiche statutarie approvate dal Consiglio Direttivo Nazionale, per adeguamento a provvedimenti normativi impellenti e secondo quanto previsto dallo Statuto e Regolamento.
Ciò avviene soltanto quando il ricorso alle normali procedure di convocazione dell’Assemblea non permette, a causa della ristrettezza temporale e urgenza, di poter effettuare le modifiche statutarie previste normativamente.

Art. 16) Il Collegio dei Probiviri

Il collegio dei Probiviri viene eletto dal Consiglio Direttivo Nazionale ed è composto da tre membri. Il collegio elegge al suo interno il presidente. Il collegio secondo la procedura disciplinata da un regolamento approvato dal Consiglio Direttivo Nazionale, delibera la decadenza, la sospensione, le sanzioni previste dal codice deontologico. Il collegio interviene: quale organo giudicante e deliberante su tutte le violazioni del presente statuto e del codice deontologico sottoposti alla sua attenzione, al fine di dirimere le controversie associative.

Art.17) Obbligo di aggiornamento professionale

Per il mantenimento della qualifica di Associato e l’inserimento nell’Elenco Professionale dell’Associazione, come previsto dall’art. 3 dello Statuto, l’Associato ha l’obbligo di frequentare annualmente corsi di aggiornamento professionale, per i quali l’Associazione richiederà una sola quota di remunerazione dei costi sostenuti. Il valore della quota sarà stabilita annualmente dal Consiglio Direttivo Nazionale. Il programma dei corsi sarà deciso annualmente dal Consiglio Direttivo Nazionale su proposta della Commissione Etico-Scientifica e Qualità. I docenti saranno nominati dal Consiglio Direttivo, su indicazione della Commissione Etico-Scientifica e Qualità tra coloro che hanno i titoli richiesti dallo Statuto. I corsi di aggiornamento si svolgeranno su argomenti di Coaching, stabiliti per la formazione obbligatoria annuale, dedicati allo studio sull’uso delle tecniche avanzate del Coaching su lavoro in sessioni pratiche, oltre agli aspetti legali nazionali e comunitari della professione e alle attività istituzionali promosse dall’Associazione. Il Consiglio Direttivo Nazionale di concerto con la Segreteria Nazionale e la Commissione Etico-Scientifica e Qualità promuovono attraverso l’attività istituzionale dell’Associazione ed il contributo attivo dei propri Associati la valorizzazione della categoria professionale del Coaching. Ogni attività istituzionale ed equivalenti ore, riconosciute ai fini della Formazione Permanente annuale, viene comunicata sul sito dell’Associazione e/o via mail ad ogni Associato con congruo preavviso. L’Associazione redige a cura della Segreteria Nazionale, il registro delle ore di formazione per ogni singolo associato e ne verifica il regolare assolvimento. Gli Associati potranno aggiornarsi anche presso strutture esterne all’Associazione. In tal caso la Commissione Etico Scientifica e Qualità effettua le adeguate verifiche di idonietà della formazione documentata.

Art.18) Codice di Condotta Professionale e sanzioni

L’Associato deve esercitare la Professione del Coach nel rispetto dei Principi Costituzionali, delle Leggi dello Stato, dell’Ordinamento Comunitario e di ogni altra fonte normativa che regola in generale l’attività professionale del Coaching ed è obbligato a rispettare e far rispettare il Codice di Condotta Professionale dell’Associazione. La violazione di tale precetto è sanzionabile con delibera adottata dal Consiglio Direttivo Nazionale. Le sanzioni erogabili sono:
– la Sospensione, nei casi di violazione non eccessivamente grave e ritenuta sanabile, ovvero nelle more della definizione dell’azione oggetto del contenzioso. L’Associato dovrà adempiere a quanto ad egli precettato, nei modi e termini indicati nelle delibere degli Organi associativi, al fine di sanare la violazione compiuta.
Il mancato adempimento ovvero il ripetersi di una nuova o diversa violazione del Codice di Condotta, comporta la radiazione dall’Associazione;
– la Radiazione, nel caso di violazione grave per cui l’Associato commette azioni o tiene comportamenti disonorevoli, contrari al sodalizio associativo professionale, lesivi per l’Utenza e per l’Associazione.
Contro tale delibera l’Associato può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, nei tempi e modi previsti dallo Statuto e dal Regolamento.

Art. 19) Quote associative

Gli Associati sono tenuti al versamento delle quote associative d’iscrizione annua, nella misura e con le modalità stabilite dal Consiglio Direttivo Nazionale. La quota associativa è intrasmissibile. La quota d’iscrizione è dovuta all’atto dell’iscrizione ed il pagamento va rinnovato di anno in anno entro il termine indicato dal Consiglio Direttivo.

Art. 20) Contributi volontari

Gli associati possono contribuire al finanziamento dell’Associazione per il raggiungimento dei suoi scopi anche mediante contributi volontari.

Art. 21) Strutture Territoriali

L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti si struttura a livello nazionale.
Il Consiglio Direttivo Nazionale può istituire Sezioni Territoriali su tutto il territorio nazionale, stabilendo le norme di funzionamento delle stesse nel Regolamento di attuazione dello Statuto.
Ogni Associato, avente diritto di voto, può liberamente candidarsi alle cariche degli organi sociali dell’Associazione, purché:
• risulti regolarmente iscritto al momento della candidatura; .
• sia regolarmente iscritto all’Associazione da almeno tre anni;
• sia in possesso, ove previsto per particolari incarichi, dei requisiti stabiliti dallo Statuto e Regolamento;
• non sia stata applicata nei suoi confronti alcuna sanzione prevista dallo Statuto, Regolamento e Codice di Condotta Professionale;
• non vi sia pronunzia nei suoi riguardi di condanna, passata in giudicato, in relazione all’attività dell’Associazione.
Il Revisore Unico o i componenti del Collegio dei Sindaci Revisori non possono far parte di altro organo sociale e non possono, in alcun caso, svolgere altro incarico all’interno dell’Associazione.

Art. 22) Poteri di verifica e Mozione di sfiducia

La mozione di sfiducia, relativa all’operato delle cariche elette, può essere esercitata:
• collettivamente, nel caso in cui investe tutti i componenti dell’organo sociale;
• individualmente, nel caso in cui investe uno o più componenti dell’organo sociale. La mozione di sfiducia collettiva può riguardare:
• il Consiglio Direttivo Nazionale. In tal caso il Presidente convoca d’urgenza l’Assemblea Generale degli Associati, in via ordinaria. L’Assemblea procede alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale; quest’ultimo, in prima sessione, nominerà il nuovo Presidente Nazionale. La mozione può essere fatta dai 2/3 degli Associati aventi diritto di voto e regolarmente iscritti;
• il Revisore Unico o Collegio dei Sindaci Revisori. In tal caso l’Assemblea Generale degli Associati, convocata in via ordinaria dal Consiglio Direttivo Nazionale, procede a nuova nomina del Revisore Unico o dei componenti del Collegio, rispettando il Regolamento Congressuale emanato dal Consiglio Direttivo. La mozione di sfiducia può essere fatta dai 2/3 degli Associati aventi diritto di voto e regolarmente iscritti; oppure, dall’unanimità dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale.
La mozione di sfiducia individuale può riguardare:
• uno o più componenti del Consiglio Direttivo Nazionale, fino al numero massimo di componenti cooptabile per Statuto. La mozione di sfiducia può essere effettuata: dai 2/3 dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale. Il Consiglio Direttivo Nazionale procede a nuova nomina;
• il Presidente Nazionale dell’Associazione. La mozione di sfiducia può essere fatta dall’unanimità
dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale, oppure, dai 2/3 degli Associati aventi diritto di voto e regolarmente iscritti;
• il Revisore Unico o uno o più componenti del Collegio dei Sindaci Revisori. In questo caso il Consiglio Direttivo Nazionale sostituisce il componente sfiduciato nominando il primo dei candidati non eletti dall’Assemblea Generale degli Associati. Ciò accade anche nell’ipotesi di sfiducia del Presidente del Collegio. In caso di assenza di candidati non eletti il Consiglio Direttivo procede a nuove nomine. La mozione di sfiducia può essere fatta dall’unanimità dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale.
Qualsiasi altra mozione di sfiducia, rivolta ad altri organismi dell’Associazione, deve essere effettuata dall’unanimità dei componenti del Consiglio Direttivo Nazionale.

Art. 23) Durata Esercizio Sociale e Finanziario

L’Esercizio Sociale e l’Esercizio Finanziario decorrono dall’uno Gennaio e terminano al trentuno Dicembre di ogni anno.
Entro il trenta maggio dell’anno solare successivo deve essere approvato il Bilancio annuale preventivo, consuntivo e la Relazione di Gestione.

Art. 24) Divieto Distribuzione Utili

E’ vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve e capitale durante la vita dell’Associazione; salvo che la destinazione o distribuzione siano imposte dalla normativa di legge. E’ fatto obbligo di impiegare gli utili o avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse.

Art. 25) Finanza e Patrimonio

Per raggiungere gli scopi statutari l’Associazione provvede ad autofinanziarsi mediante:
• le quote associative annuali degli Associati;
• i contributi straordinari deliberati dal Consiglio Direttivo Nazionale;
• i lasciti e le donazioni;
• i proventi delle attività sociali.
Il Patrimonio dell’Associazioneè costituito da:
• beni mobili ed immobili, acquistati con i proventi sopra descritti;
• da fondi di riserva costituiti dalle eccedenze di bilancio;
• da eventuali donazioni e/o lasciti, accettati previa valutazione della provenienza degli stessi.

Art 26) Liquidazione dell’Associazione

In caso di scioglimento o cessazione dell’Associazione i beni, che eccedono dopo l’esaurimento della liquidazione, sono devoluti ad altre Associazioni con finalità analoghe o affini, oppure, con scopi di pubblica utilità.

Art. 27) Disposizioni finali

Per tutto quanto non previsto nello Statuto e Regolamento di attuazione dello Statuto dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti, si rinvia alla L. 14 gennaio 2013 n.4 e ad ogni altra normativa vigente in materia.

Letto, approvato e sottoscritto all’unanimità dai presenti.
Roma, li 21aprile 2022